L’Istituto Cervantes Palermo ospita la mostra installazione dell’artista Miki Leal

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Il progetto, frutto di una residenza nella città di Palermo, 

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inserito tra le attività del semestre della Presidenza Spagnola del Consiglio dell’Unione Europea, 

è presente all’interno del festival Le Vie dei Tesori 

Chiesa Sant’Eulalia dei Catalani

dal 5 ottobre al 22 dicembre 

L’Instituto Cervantes di Palermo, diretto da Juan Carlos Reche, ospita la mostra installazione dell’artista spagnolo Miki Leal, dal titolo“Miki Leal. Bisiluro. Una scia d’estate”, iniziativa che rientra nell’ambito delle attività del semestre della Presidenza Spagnola del Consiglio dell’Unione Europea.

Il progetto, frutto di una residenza trascorsa a Palermo, verrà inaugurato giovedì 5 ottobre, alla ore 18.30 alla presenza dell’artista, nella Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani (via Argenteria, 33) dove rimarrà fruibile fino al 22 dicembre.

Il progetto Miki Leal. Bisiluro. Una scia d’estate fa parte del programma Espacios Ocupados, un’iniziativa che mette in relazione gli artisti di lingua spagnola con i contesti, le istituzioni e i luoghi in cui sono presenti gli istituti Cervantes, per avvicinare la pratica artistica e i suoi protagonisti ad un concetto di cittadinanza globale.

L’ispirazione che Miki Leal ha attinto dalla sua permanenza a Palermo si basa su tre riferimenti che rappresentano, a tutti gli effetti, citazioni cariche di significati, immagini e forme.

Il viaggio di Goethe in Italia, il suo passaggio per l’isola di Sicilia e la città di Palermo, con le sue impressioni cariche di attenzione ai dettagli, alle forme e ai colori, scoprendo e formando immagini con il suo linguaggio. 

Il cinquantesimo anniversario della morte di Carlo Mollino, creatore eclettico, che ha riformulato e trasformato riferimenti, materiali e tradizioni.

E i mobili popolari, con particolare attenzione ai mobili accessori (quadri, suppellettili, piccole sedie per bambini), dove cultura alta e bassa si sfiorano e si fondono, in quanto a stile e utilità, prototipo e variazione. 

La citazione allusiva e la variazione fluida costituiscono una parte essenziale dell’universo di Leal nel suo impegno per la riformulazione di modelli, generi ed estetiche. Il territorio del mobile, degli oggetti di uso quotidiano – tra lo scultoreo e il pittorico – è il territorio formale e materiale in cui si sviluppa questa proposta, le cui principali linee sono: la consapevolezza dei materiali, l’approfondimento dello stile pratico e la metamorfosi o variazione come gioco di creazione di significati, forme e immagini.

Durante la residenza l’artista ha alloggiato presso Palazzo Butera – che collabora all’iniziativa – dove ha avuto modo di conoscere e dialogare anche con la vasta e preziosa collezione dei coniugi Valsecchi.

L’installazione fa parte anche del programma 2023 del Festival Le Vie dei Tesori.

La sede espositiva rimarrà aperta con in seguenti orari: da lunedì a giovedì dalle ore 10.00 alle 13.30 e  dalle 15.00 alle 17.30; il venerdì dalle ore 9.30 alle ore 14.00. Ingresso libero.

Durante la manifestazione Le Vie dei Tesori, dal 6 ottobre al 5 novembre,  la mostra sarà aperta con visite guidate venerdì pomeriggio, sabato e domenica, dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (biglietto € 3).

Miki Leal nasce a Siviglia nel 1974. Si laurea in Belle Arti all’Università di Siviglia.

Nel corso della sua carriera il suo lavoro è stato riconosciuto a livello nazionale e internazionale, partecipando a numerose mostre in gallerie e musei.

Lavorando sempre su carta, Miki Leal sviluppa una personalissima figurazione astratta con sfumature pop e oniriche. Come se fossero fantasie, le scene che crea con una raffinata tecnica pittorica sono fantasticherie di forme e colori prese direttamente dalle tribolazioni della mente dell’artista. Il suo metodo di lavoro utilizza l’associazione per scoprire nuove cose da sviluppare con l’energia, la forza e la versatilità che caratterizzano la sua pittura. «Ho attraversato diversi processi creativi, anche se è sempre stato il procedimento proprio di un pittore astratto, poiché parto sempre dal bianco. L’importante è assecondare l’istinto per creare qualcosa che alluda a ciò che hai in testa, presente in quel momento».

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